Sono Eleonora, per gli amici Ele. Giornalista gastronomica di professione, nomade giramondo per amore. Porto con me le papille ben sveglie all’andata e spezie varie al ritorno.
Questa è la mia storia.
Sono cresciuta in una famiglia in cui si mangiavano sempre gli stessi piatti a rotazione, senza nessuna innovazione ammessa. L’unica spezia presente negli armadi di cucina era del pepe; oggi credo che avesse più profumo la polvere sopra, che quella dentro il barattolo, entrambe dello stesso colore.
La cucina non mi ha mai entusiasmato più di tanto, a parte quelle torte di mele che da bambina preparavo più per noia, che per emozione.
Ho passato la mia infanzia e adolescanza sui libri. Leggere e scrivere erano le mie passioni che mi hanno portata fino alla fine della facoltà di Giornalismo. Prima in cronaca nera, poi nel team di investigazione, avevo, a detta di altri, una brillante carriera davanti.
Ma non avevo fatto i conti con il cumino.
e con “Como agua para chocolate”, il libro di Laura Esquivel che ha cambiato la mia vita, visione, presente e futuro.
Era l’anno 1996 quando decisi che volevo scrivere di cibo e cominciai a farlo. Allora vivevo in Costa Rica e muovevo i primi passi in una grande cucina di una casa di legno.
Lo stesso anno, il primo fatidico incontro con il cumino, un amore a primo assaggio che ancora dura e che mi ha aperto il sipario al teatro delle spezie e alla folle curiosità di provarle tutte, cercarle, studiarle, fino a sapere che il cumino marocchino è il più buono del mondo, e che i semi di coriandolo indiani sono diversi in forma e sapore dal resto del globo, e che quella polvere grigia che durava anni in quell’armadio di una cucina nel centro d’Italia, doveva saper di ben poco.
Anche il mio amore per i libri di cucina inizia lì. Oggi la mia biblioteca conta con più di 400 volumi, a detta di mio marito. Io non li ho mai contati, e lui non ha idea di quanti siano quelli in formato elettronico…
Da allora non ho mai smesso di cucinare e scrivere sul cibo. Pur avendo lasciato tutto per girovagare il mondo, nomande per amore.
Nel 2009 mi sono trasferita in Francia, dove un anno dopo ho aperto il mio primo blog, Burro e Miele, che mi ha accompagnata poi in Marocco e in India. È a New Delhi, sulle le ghirlande di rose della Dargah di Nizzamudin, che Burro e Miele esala l’ultimo respiro profumato, per mille motivi, troppi da elencare qui.
Con le forze riprese dopo un lungo periodo di silenzio e riflessione, di ritorno in Francia, con l’anima piena grazie a quella stessa Dargah, quelle stesse ghirlande e una coscianza nuova, prende vita Storie da mangiare.
Profumo di rose, di spezie, di cibo stagionale.
Profumi di qui e di altrove.
Un blog che viaggia e racconta, proprio come me.
Ele